La casa e lo studio di una coppia di astrattisti nel Berkshires

Il Frelinghuysen Morris House and Studio è una dimora d’arte – oggi museo – in stile modernista, immersa nella natura di Lenox, confinante con il parco di Tanglewood, nel Berkshires (Massachusetts occidentale).

E’ notevole per diversi motivi, uno fra questi lo stile dell’edificio che alterna pannelli a pareti di vetro e si discosta dalle architetture sontuose in prossimità, i famosi “cottages” della Gilded Age appartenuti a famiglie altolocate e costruiti per la villeggiatura estiva. L’altro motivo: questa casa abbinata allo studio, appartenne alla coppia di artisti Suzy Frelinghuysen e George L.K. Morris, protagonisti della scena dell’astrattismo americano. Il luogo è incantevole e la casa-studio è certamente sorprendente per chi ama l’arte e l’architettura. Un altro buon motivo per includere Lenox in una tappa di viaggio sulle colline del Berkshires!

George Lovett Kingsland Morris, nativo di New York(1905- 1975), appartiene ad una famiglia molto agiata: studia a Yale e viaggia a Parigi negli anni ’30 dedicandosi alla pittura ed entrando in contatto con Picasso, Braque e Brancusi, applicandosi all’arte nello studio di Fernand Léger e Amédée Ozenfant. Rientrato negli Stati Uniti si costruisce uno studio nella tenuta di campagna dei genitori nel Berkshires del Massachusetts, ispirandosi a Le Corbusier, già in voga e motore del Bauhaus. Fu la prima vera costruzione moderna nel New England! Continua a viaggiare in Europa collezionando arte astratta di vari artisti e nel 1936 diventa socio fondatore dell’ American Abstract Artists.

Estelle Condit Frelinghuysen, ovvero Suzy, nasce nel New Jersey (1911-1988) da una facoltosa famiglia di politici e vine educata all’arte e al canto alla scuola Miss Fine di Princeton. Sposa Morris nel 1935 e nel 1937 entra a far parte  dell’ American Abstract Artists (AAA). E’ la prima donna che vide le sue opere acquisite dal Museum of Living Art.  Morris stimola la sua carriera artistica di soprano d’opera alla New York City Opera e influisce sulla sua pittura verso il cubismo astratto. Il suo ruolo preferito fu “Tosca”. Ritiratasi deal palcoscenico si dedica completamente alla pittura ed insieme al marito dipinge ed espone fino alla loro morte.

Lo studio d’arte costruito nello stile del Bauhaus nel Berkshires fu disegnato da Morris e dal suo amico George Sanderson, architetto di Boston.

La casa fu aggiunta anni dopo, nel 1941, disegnata da John Butler Swann. Entrambi gli edifici sono oggi inserito nel National Register of Historic Places. Il costo fu talmente esoso da costringere Morris a vendere una sua tela di Picasso, Il Poeta, che fu acquistata da Peggy Guggenheim per dare inizio al suo museo a Venezia. I marmi dell’ingresso della casa provenivano da Lee, sempre nel Berkshires mentre i pavimenti di pelle che si trovano in salotto, dall’Argentina. Sia Suzy che George appresero le tecniche dell’affresco  all’ Art Students League a New York City così da dipingere le pareti del salotto e della sala da pranzo. I mobili furono scelti con firme di Frankl, Deskey e Aalto per completare armonicamente l’insieme d’arte, architettura e design. La scala all’entrata della casa fu concepita senza ringhiera, ritenendo che fosse naturale salirla o scenderla accostandosi alla parete; più tardi – per questioni di sicurezza – aggiunsero un corrimano che Morris disegnò a complemento del suo affresco sulla scalinata.

La casa contiene ancora i mobili originali e le decorazioni, e la collezione d’arte include sia gli affreschi cubisti di Morris  e  Frelinghuysen, così come opere di Pablo Picasso, Juan Gris, Georges Braque, Joan Miro e Henri Matisse.

Lo studio è uno degli edifici modernisti più datato in Massachusetts, mentre la casa aggiunta successivamente è un primo esempio di architettura moderna della metà del ‘900.  Con la morte di Suzy, è stata creata una fondazione non-profit per preservare la proprietà e trasformarla in museo.  Il suggerimento è di arrivarci con una bella passeggiata a piedi attraverso il verde della proprietà, poi visitare gli ambienti ed ammirare le opere assaporando il gusto che la coppia ha profuso seguendo il proprio canone estetico.