La Maratona di Boston e il Patriots’ Day: una tradizione radicata nella storia

La Maratona di Boston  si corre, fin dalla sua prima edizione, durante il Patriots’ Day, la tradizionale festività del New England che celebra l’inizio della Rivoluzione Americana e si tiene ogni anno il terzo lunedì d’aprile. Ma chi partecipa alla maratona primaverile forse non ha molto riflettuto sulla combinazione di questa importante data; c’è un collegamento tra la lunga ed ardua corsa dei runner che partono da Hopinkton e la strada percorsa durante la cavalcata notturna dal patriota Paul Revere, che condusse alle battaglie rivoluzionarie di Lexington e Concord per la libertà e l’indipendenza.

Oltre al grande contributo che portò alla causa della libertà, Revere – infatti – può essere interpretato come il primo atleta storico di quella notte dell’aprile 1775.  Remò sul fiume Charles con due altri patrioti, cavalcò nella notte, poi, per sua voce diretta, “made haste”— parola coloniale per running – al Lexington Green così da sentire lo scoppiettio dei moschetti dei ribelli rivoluzionari contro le giubbe rosse colonialiste dei Britannici. La cavalcata notturna di Paul Revere condusse migliaia di rivoltosi tra Charlestown, Lexington e Concord e richiamò altrettante migliaia di miliziani del Massachusetts sul campo. Lo sforzo impressionante di Revere diventò il percorso iconico d’America contro la tirannia e la libertà.

Oggi il terzo lunedì d’aprile, quando il colpo di pistola dà inizio della Maratona più antica del mondo (dopo quella di Atene) e risuona nelle brezze primaverili, a Boston si ode nuovamente lo stesso scoppio che si sentì in tutto il mondo, come lo fu allora nella storia della Rivoluzione Americana: si rinnova il richiamo alla libertà. I patrioti odierni sono i runner della Maratona che strenuamente rincorrono la meta del traguardo a Copley Square, portando su di sé il peso dei fatti accaduti del 2013 e riportando il mondo a quel momento. La celebrazione di questa festività porta a riflettere su come Boston ancora una volta sia coinvolta in un costante confronto tra storia a futuro. Runner e spettatori  si svegliano all’alba per partecipare ad una gara che affonda la sue radici nell’antichità greca.

La squadra di baseball dei Red Sox – che i Bostoniani affettuosamente chiamano “Old Towne Team” – gioca una partita prima di mezzogiorno, invitando tutti a salutare il sole nascente. La stessa energia e richiamo alla storia definisce il pensiero contemporaneo di ogni Bostoniano, così come per ogni Patriots’ Day dal 2014 in poi. Il terzo lunedì di aprile – quindi – si celebrano i caduti di sempre, raccogliendo  i frammenti della storia e del passato, inneggiando la libertà per creare un futuro più forte. Boston oggi come allora è città che il mondo osserva e dalla quale prende esempio; Boston illumina con il meglio di ciò che unisce la sua gente: compassione, coraggio, ottimismo e speranza. I Bostoniani ed i cittadini del Massachusetts considerano le proprie vicende storiche parte integrante di nuove opportunità per il domani, assaporando il proprio ruolo storico d’essere stati i primi a godere della libertà e lo fanno sapendo che il mondo continua a prenderli ad esempio per illuminare la strada verso la libertà.  Ecco spiegata la Boston Marathon  ed il Patriot’s Day.

Nel 2022 la Boston Marathon si terrà il 18 aprile e sarà alla sua 126° edizione.

Alla maratona possono partecipare tutti gli atleti che abbiano corso maratone ufficiali nei sei mesi precedenti la gara ed abbiano ottenuto dei tempi minimi stabiliti per ogni categoria ed età. il percorso attuale va da Hopkintona sud ovest di Boston –  e termina presso la John Hancock Tower a Copley Square, nel pieno centro cittadino. La Boston Marathon vanta anche un altro record importante: è stata la prima competizione di questo tipo ad ammettere alla gara atleti con problemi di disabilità motoria.