A Boston l’alta cucina è donna

Non è un segreto che mangiare a Boston sia un’esperienza gratificante. La ristorazione è uno dei punti di forza de lifestyle e dell’offerta in città. Prolificano ristoranti e “food-hall” in diversi quartieri. Non solo cucina regionale, ma anche gastronomia di vari paesi del mondo grazie alle enclavi etniche integrate da tempo, parte del tessuto urbano che hanno contaminato anche la cucina dei grandi chef. A Roxbury si gusta la cucina afro-americana, nel North End quella italiana, a Dorchester è nato il Little Saigon Cultural District con specialità della comunità vietnamita che conta una straordinaria presenza in città, e a Chinatown si può gustare il meglio della cucina cinese.

Ma ciò spicca nella Boston contemporanea è il presidio di quattro donne tra gli chef più influenti della storia della città: Lydia Shire, Jody Adams,  Barbara Lynch e Tiffani Faison. Sono nomi che hanno un peso specifico nel mondo culinariotanto da aver varcato i confini della città.Negli ultimi decenni, oltre ad aver raccolto riconoscimenti prestigiosi dalla James Beard Foundation – e non solo -, hanno costruito veri a propri imperi commerciali gestendo numerosi ristoranti, tutti di successo. Queste quattro chef hanno anche condiviso esperienze di vario genere, dolci ed amare, hanno combattuto il sessismo in cucina ed hanno contribuito a elevare la qualità ristorativa uscendo dal canone frugale Yankee. Grazie in gran parte a tutte e quattro, alle loro rispettive cucine che sono state terreni di formazione fertile per l’aumento di talenti ai fornelli, Boston si è trasformata da terra di fagioli – i beans leggendari – e del merluzzo – l’altrettanto mitico cod -, ad una città con una scena culinaria che esige rispetto.

Lydia Shire @BostonChefs.com

Lydia Shire, benché settuagenaria, appartiene alla moderna famiglia di chef bostoniani. Una forza della natura, ha dato il là dopo l’epoca di Julia Child e nutrito la nuova generazione di talentilocali, sfondando porte per altre donne che la seguissero in cucina, ambiente tradizionalmente maschile. Nella sua storia c’è  l’ acquisizione nel 2001 del famoso Locke-Ober, il ristorante più blasonato di Boston che una volta vietava alle donne la sua sala da pranzo. E’ riuscita a portarlo ai vertici con risultati speciali. Una carriera a dir poco rivoluzionaria. Ha firmato la “pizza con astice” resa famosa negli anni ’90 al suo ristorante notoriamente audace, Biba. Ed oggi da Scampo, all’interno del Liberty Hotel, la sua cucina è d’ispirazione italiana.Nell’imminente futuro c’è un ristorante di cucina americana nel nuovo quartiere della città, il SeaportDistrict. I fan di Shire dovranno aspettare fino al 2024 per il nuovo spot culinario. Sarà situato al piano terra del futuristico Seaport Science Center al 601 Congress St., un progetto di scienze della vita e della tecnologia che copre 13 piani, con un atrio di sei piani e una terrazza sul tetto per tutte le stagioni. Mentre il ristorante sarà aperto al pubblico, i fortunati inquilini di questa avveniristico architettura avranno l’opportunità di gustare la cucina della Shire agli eventi nell’edificio.

@ Jody Adams 

Jody Adams, che si è fatta le unghie sotto la guida della Child e della Shire, può vantare di essere una ristoratrice potente, una eloquente sostenitricedell’equità sul posto di lavoro e delle imprese indipendenti in città, e un motore generale e stimolatrice del settore ristorativo. E’ una studiosa di ricette e presta attenzione ai dettagli. Uno dei suoi ingredienti preferiti sono le capesante, che lei descrive come “cibo quintessenza del New England.” La sua stella ha brillato a Rialto, l’acclamato ristorante italiano regionale che ha posseduto per 22 anni ad Harvard Square, a Cambridge a due passi della celeberrima università. Attualmente possiede Porto di orientamento gastronomico mediterraneo nell’elegante quartiere vittoriano di Back Bay e sempre sua è la catena Saloniki– presente a MIT/Central Square, Fenway, Harvard Square, Newbury Street e Beacon Hill -ove la Adams ha caratterizzato il pasto fast-casual con insalate elleniche, pitas ed altro ancora. E’ comproprietaria e chef di Trade a due passi dal lungomare cittadino con piatti stagionali costieri italiani.La chef  non si vuole troppo esporre, ma si vocifera che entro il 2023 aprirà un altro ristorante a servizio completo a Boston. Jody è impegnata nel lavoro filantropico a livello locale, nazionale e internazionale. Le organizzazioni che sostiene si concentrano sulla salute e l’insicurezza alimentare, la gestione ambientale e la vitalità e la sicurezza dei lavoratori nel mondo della ristorazione e del ristorante.

© Barbara Lynch

Barbara Lynch, con una storia che fa tanto gola ad Hollywood è, oramai, una parte della tradizione di Boston come la sua collezione di ben setteristoranti. Prende vita dal suo quartiere irlandese, il South Boston (“Southie” per i bostoniani), facendosi strada dalle umili origini per ricavarsi uno scranno nel pantheon dell’alta cucina americana.La rivista Time l’ha nominata una delle 100 persone più influenti del mondo nel 2017. Basterebbe leggere le sue memorie Out of Line: A Life of Playing with Fire, un’autobiografia decisamente coinvolgente. Oggi, dopo un quarto di secolo dopo la sua apertura, il No. 9 Park– a due passi dalla cupola d’oro del Parlamento – è ancora forte e rimane il fiore all’occhiello del suo impero culinario. Ma è Fort Point Channel – parte del lungomare di Boston – il vero presidio ristorativo della Lynch. Qui – infatti – si trovano ben tre dei suoi ristoranti. Menton, l’unico Relais & Châteaux di Boston e Forbes Travel Guide a cinque stelle e Barbara Lynch è attualmente l’unica donna negli Stati Uniti a detenere il titolo di Grand Chef Relais & Châteaux.  Menton è costoso – ma interessante. Cosa aspettarsi:  vengono offerti due menu degustazione con circa 8 portate e abbinamenti di vino opzionali. I menu cambiano stagionalmente. Sportello a poca distanza, dispone di piatti con budget più economici e si ispira alla cucina italiana. Drink completa la triade di gemme di Barbara Lynch in questo isolato. Non c’è bisogno di cercare un menù di bevande. Si lascia che il barista sappia che tipo di alcolici e sapori ci piacciono, e ci verrà presentato un vino appositamente selezionato o un cocktail artigianale creato appositamente. Anche se i cocktail giustamente sono al centro del palco, il cibo condivide i riflettori. Un suggerimento: calamari del Rhode Island e “dog” di mais creati con salsiccia d’anatra affumicata fatta in casa e senape indiana. Nell’immediato futuro Barbara sta preparando l’apertura di Rudder, con affaccio sul mare nella piccola cittadina di marinai e pescatori di Gloucester. Sarà una tempesta perfetta!

© Tiffani Faison

Tiffani Faison è stata quattro volte finalista James Beard Award per il miglior chef del Northeast USA (2018, 2019, 2020, 2022). Nominata miglior chef di Boston da Boston Magazine nel 2022. Faison sale alla fama culinaria piazzandosi nelle stagioni di Top Chef, famoso programma televisivo, poi giudice della serie televisiva Chopped di Food Network. Faison è attualmente la proprietaria e capo chef di Sweet Cheeks Q, un ristorante barbecue in stile texano nel Fenway District di Boston, il suo primo ristorante. Nominato miglior barbecue di Boston dai media locali e nazionali, Forbes ha scritto che i suoi “biscuitssono i migliori al mondo.” Sweet Cheeks attrae in modo unico i giovani professionisti che si spostano nei nuovi sviluppi alla velocità della luce del quartiere; i fan dei Red Sox che vengono a Fenway religiosamente e gli ospiti da vicino e lontano che sono semplicemente alla ricerca della migliore ispirazione in città. Nel quartiere di Fenway apre nel 2018 il ristorante Fool’s Errand definito “Adult Snack Bar”. In questo locale – infatti – il menu con snack funziona con ingredienti di alta qualità e di lusso per offrire “morsi” irriverenti. I classici cocktail americani, ben preparati e curati, si uniscono a una lista di vini e aperitivi di provenienza internazionale. Nel 2022 è la volta di Tenderoni’s, Dive Bar e Bubble Bath all’interno di High Street Place, nuova food hall nel Downtown Boston. La Faison attualmente fa parte del Consiglio di Amministrazione di Women Chefs & Restaurateurs e della Boston Alliance of Lesbian Gay Bisexual Transgender Queer Youth. Nel settembre 2019, è stata nominata alla Commissione per la promozione dei ristoranti del Commonwealth del Massachusetts per il suo impegno nel business della ristorazione dello stato. Tiffani a livello nazionale è sinonimo di personalità dinamica, etica del lavoro accanito e distinta capacità di creare ristoranti che sono caldi, creativi, e da amare immediatamente.Vive nel quartiere hipster di Jamaica Plain con la moglie e socia in affari Kelly Walsh e i loro bambini. È una fervente sostenitrice dei diritti LGBTQ.