Old Sturbridge Vilage

Old Sturbridge Village nel cuore del Massachusetts, a poca distanza dalla cittadina di Sturbridge, è il più grande museo di storia all’aperto nel nord-est e rappresenta un villaggio rurale del New England del 1830. La meraviglia di questo luogo è proprio il suo “non-essere-un-museo-tradizionale”; sono almeno 40 gli edifici storici originali, provenienti da varie zone del New England, ai quali si può eccedere. E’ una vera e propria esplorazione: le case, la meeting house, la scuola distrettuale, il negozio di campagna, la banca, la fattoria perfettamente funzionante nelle quattro stagioni dell’anno, i tre mulini alimentati ad acqua e le botteghe. Il tutto circondato dalla campagna vera, 80 ettari di verde, bosco e di campi.   E’ un open-air historic living museum, come lo si definisce in America.

La visita all’Old Sturbridge Village è resa ancor più “vivente” grazie al contributo di storici autenticamente in costume d’epoca che si affaccendano ai vari mestieri e attività, che una comunità di campagna dell’800 richiedeva nel corso delle quattro stagioni: dall’allevamento e la cura del bestiame di fattoria alla coltivazione dei campi, alle diverse mansioni domestiche e al lavoro degli artigiani nelle botteghe. Old Sturbridge Village celebra le persone che vivevano nelle campagne del New England durante i primi decenni di formazione della giovane nazione, gli Stati Uniti d’America. Al visitatore si richiede solo un po’ di curiosità e di lasciarsi andare interagendo con questi esperti, storici in costume, agricoltori, artigiani e artisti, e cimentarsi in agricoltura, mestieri e faccende domestiche. Ed è qui il senso anche dell’esperienza di visita: gli ospiti fanno la loro storia al Village ogni giorno. Ogni giorno, gli interpreti in costume dell’Old Sturbridge Village fanno dimostrazioni sulla cucina del 19° secolo, ad esempio. Le ricette per i piatti speciali sono spesso disponibili per i visitatori che prendono parte a questa manifestazioni gastronomiche.

A differenza dei tradizionali musei di storia, l’Old Sturbridge Village incoraggia a calarsi nella storia – per vedere, sentire, odorare, gustare, sperimentare e immergersi completamente nel passato degli Stati Uniti. E’ una visita multi-sensoriale che rende partecipi e la storia diventa dinamica dimensionale, coinvolgente, ospitale e inclusiva attraverso storytelling, esperienze teatrali, dimostrazioni pratiche. L’Old Sturbridge Village rende il passato dell’America emozionante, rilevante e stimolante per tutti. A noi italiani o a qualsivoglia visitatore straniero è data la possibilità di ri-scoprire l’America!

Il Village offre uno sguardo autentico e di prima mano alle trame e ai ritmi spesso impegnativi e in rapida evoluzione della vita del New England in quelli che furono anni di trasformazione – dal 1790 al 1840, prima dell’avvento del motore e dell’industrializzazione. Ogni dettaglio è curatissimo: dalle architetture ai costumi degli interpreti storici, le suppellettili, gli arredi domestici, le piante e i fiori, le coltivazioni, il cibo e le bevande (si pensi al sidro di mele), i mestieri (stagnino e cardatore della lana, ad esempio) i giochi e gli svaghi.

I 40 edifici antichi di Old Sturbridge Village sono stati restaurati per mostrare come fossero arredati e utilizzati all’inizio del 19°secolo. Si trovano posizionati nelle tre zone del villaggio: il centro del villaggio, il quartiere del mulino e la campagna con i campi, mostrano diversi modi di vita rurale del New England nel 1830. Alcuni di questi edifici sono iconiche architetture del classico paesaggio del New England. Ad esempio la Meeting House: con il suo campanile a punta rivolto verso il cielo, era il simbolo dominante di ogni comunità del New England, il luogo di ritrovo per le riunioni cittadine, le elezioni ed i servizi ecclesiastici. I fedeli partecipavano alle lunghe funzioni domenicali mattutine e pomeridiane, così come agli incontri di preghiera infrasettimanali. Molte città del 19° secolo del New England avevano diverse Meeting House, riflettendo l’aumento della diversità religiosa della regione dopo la Guerra d’Indipendenza. Le due più grandi denominazioni nella maggior parte delle città rurali erano congregazionalisti e battisti, entrambi discendenti dalla Chiesa puritana dei primi coloni inglesi. In molte città rurali, anche metodisti, universalisti, episcopaliani e amici avevano le loro case di culto.

C’é anche la canonica: la casa di Solomon Richardson – il ministro locale – costruita in quella che oggi è East Brookfield, Massachusetts. Impeccabilmente dipinta di bianco per completare le più moderne strutture Greco-Revival, stile architettonico più popolare dal 1830 al 1850. Il bianco che troviamo così spesso negli edifici del New England –   chiese, edifici commerciali e abitazioni – riflette le facciate in marmo bianco degli antichi templi greci.

La ricchezza di questo villaggio-museo risiede anche e soprattutto nella sua collezione: sono oltre 40.000 manufatti realizzati o utilizzati dai contadini della Nuova Inghilterra tra il 1790 e il 1840. Questo patrimonio – vero e proprio archivio della storia – è la passione di una vita della famiglia Wells. I fratelli Albert B. Wells, Joel Cheney Wells e Channing M. Wells, collezionarono dagli anni ’20 ai primi anni ’50. Proprietari e gestori della American Optical Company a Southbridge, nel Massachusetts, fondarono il Wells Historical Museum nel 1935 per mostrare la vasta collezione che avevano meticolosamente raccolto. Vasta è la gamma di pezzi che compongono la collezione: dal tornio con i suoi ingranaggi ai primi sistemi di illuminazione, agli oggetti di legno e agli strumenti scientifici. Orologi e fermacarte sono in assoluto i preferiti! I Wells si stabilirono nella vicina Sturbridge ed acquistarono un vasto terreno ove poter creare un’ambientazione consona alla collezione, che – bisogna pur dirlo – non poteva più essere conservata presso la dimora di famiglia, né tantomeno in un museo.  I Wells ambivano a rievocare esattamente le atmosfere di un tipico villaggio rurale del New England, contestualizzando così in maniera perfetta le collezioni di famiglia. Fu così che l’8 giugno 1946, il villaggio aprì al pubblico con tredici strutture storiche. Dalla passione e dall’hobby di un uomo, nasce Old Sturbridge Villagge, che negli anni si é evoluto per diventare una vera e propria istituzione nazionale che ha accolto oltre 25 milioni di persone.

Chi ama le ambientazioni da “piccolo mondo antico” e lo stile country, non può che rimanere ammaliato dal Village. Accedendovi, si ritira una bella cartina per poter perlustrare l’intero villaggio ad assistere alle varie attività: ogni giorno dell’anno, in ogni stagione, c’é sempre qualche novità. Si può assistere in primavera alla nascita di agnelli e vitelli in fattoria. Nelle case le donne si affaccendano in varie occupazioni: al telaio intente a cucire un quilt, oppure in cucina nella preparazione di un pasto, altrimenti nell’orto o nel giardino per la cura dei fiori o delle piante medicinali. Al mulino gli uomini sono indaffarati nella segheria o nella bottega del cardatore di lana c’è sempre attività.

Da non perdere il negozio di ebanisteria aperto nel mese di ottobre 2021, punto culminante del 75º anniversario del villaggio: qui si assiste alla dimostrazione di ebanisti che presentano strumenti e tecniche utilizzate nella costruzione di mobili d’epoca, con dimostrazioni di tornitura su un tornio a pedale, la preparazione del magazzino con utensili a mano, e la costruzione di un tavolo in stile federale. Una delle prime cose che si nota visitando il negozio di ebanisteria è la porta giallo brillante dell’edificio. Questo colore non è solo storicamente accurato, ma anche ispirato da un dipinto nella collezione del museo.

Si può anche fare un giro in carrozza trainata da cavalli; esplorare i percorsi naturalistici; incontrare bovini, pecore, polli e maiali; giocare, ascoltare spettacoli; rilassarsi presso lo stagno ed il mulino; passeggiare attraverso i giardini.

Di norma si trascorrono tra le due e le tre ore al Village e si rimane appagati da questo salto indietro nel tempo e dalla serenità che ogni suo ambiente emana.