Speakeasy a Boston e Cambridge

Prima del Proibizionismo, l’America era conosciuta per i suoi cocktail eccezionali. Infatti, i baristi europei viaggiavano negli Stati Uniti per imparare e perfezionare l’arte del “mixology”. Quando il Proibizionismo entrò in vigore (1920), i baristi più preparati furono costretti a lasciare gli Stati Uniti per svolgere la propria attività in Europa o per trovare un altro mestiere. Fu così che agli Stati Uniti rimasero vasche da bagno ove si produceva illegalmente gin amatoriale e il leggendario distillato moonshine.

Oggi le strade della Boston contemporanea vantano un’intricata rete di gastropub, ristoranti fusion, birrifici artigianali ed enoteche d’avanguardia. Quasi un secolo fa, quella cartografia del cibo e dell’alcol non era meno complessa, ma l’atmosfera era molto diversa. Con il Proibizionismo fiorirono almeno 4000 bar clandestini, tanto che la città fu soprannominata “Bawdy Boston”. Una rete capillare di contrabbando di alcolici veniva gestita da poliziotti corrotti e da bande di gangster.

Boston, nonostante la sua immagine (falsa) di città puritana, da sempre – storicamente – ha tracciato la storia del bere in America. Nel pantheon dei cocktail americani più famosi, il Ward 8 – ad esempio – è lo storico cocktail di Boston inventato nel 1898 tra le altrettanto storiche mura del Locke-Ober Restaurant (ora non più in attività) in onore di Martin Lomasney, politico di origine irlandese dell’Ottava Circoscrizione cittadina – Ward Eight appunto – , candidato in corsa per l’elezione al Parlamento del Massachusetts. Un classico Ward Eight è a base di whisky, succo di limone, granatina e succo d’arancia, ma le proporzioni variano. Il tenore alcolico è alto con una dose di Bourbon generosa, in puro stile yankee. La bevanda era sicuramente popolare a Boston già prima del Proibizionismo. Nel 1934, la rivista Esquire la giudicò tra i primi 10 cocktail dell’anno. Durante gli Anni ’30 e ’40, apparve nei menù dei cocktail dei locali notturni di Boston come il Latin Quarter ed il Cocoanut Grove.

Boston da una decina d’anni ha coltivato il gusto del bere cocktail con una generosa lista di locali “speakeasy”, talvolta nascosti o con anonime facciate, ma che svelano al proprio interno ambienti di grande stile ove non solo si beve, ma si può anche mangiare. Alcuni quartieri si prestano alla scoperta serale di questi bar, ma soprattutto delle bevande che vengono preparate e servite, spesso con grande coreografia e creatività. Un’esperienza del gusto ma anche della vista!

Iniziamo con SOMERVILLE, situata alle spalle di Cambridge e facilmente raggiungibile in metropolitana, a meno di 5 km a nord-ovest di Boston. Il passato industriale di Somerville – città operaia – ha dato alla città una svolta d’avanguardia moderna, con innumerevoli ristoranti e attività commerciali. E’ nota per il suo gran numero di piazze, con imprese vivaci e centri di intrattenimento: Davis Square, Union Square, Ball Square, Teele Square, e Magoun Square. Questa città è stata anche dimora di Barack Obama.  Sulla Davis Square accanto al Rockwell, l’ingresso di Saloon è caratterizzato da una piccola, semplice insegna, che conduce nel sotterraneo tramite  una serie di scale. All’interno, questo affascinante cocktail- bar serve cocktail vintage con whisky ultra raro, snack e deliziosi pasti leggeri. Non mancano serate con musica e show stile Anni ’20.  Sulla Union Square nel 2011 invece nasce il Backbar, nascosto dietro una porta discreta in un vicolo proprio accanto a Bronwyn. Questo è un luogo già nominato Bar nr.1 di Boston dal Boston Magazine e dove i cocktail sono perfettamente calibrati spesso su temi giocosi, come i personaggi Disney o di Guerre Stellari. Si può assaggiare un Millennial Falcon (mezcal, sweet sherry, amaro) oppure il Bananakin Skywalker (Scotch, ananas, banana). 

Nella dinamica città degli atenei, CAMBRIDGE, Brick & Mortar non ha insegne ma vi si può accedere entrando dalla porta a sinistra dell’entrata di Central Kitchen nella Central Square. Dopo aver salito alcuni scalini si è accolti da un bar a forma di ferro di cavallo con diverse sedute dalla quali godere un cocktail in un’atmosfera accogliente e rilassata con mattoni/travi a vista e ambientazione retrò. Non mancano snack vari d’accompagnamento. 

Spostandoci sul fronte del porto a Boston, nella zona del SEAPORT c’é Drink che si trova proprio sotto Sportello – ristorante della rinomata chef Barbara Lynch aperto nel 2008 – e non è il tipico bar clandestino in quanto non c’è nessun menu. E’ sufficiente dire quello che si sta pensando e lo faranno espressamente per voi, quindi se siete in vena di qualcosa di dolce o piccante, con rum o gin, ve lo serviranno assolutamente e perfettamente!Un bar interamente dedicato all’artigianato del cocktail, Drink unisce tecniche antiche e i classici cocktail dell’era del Proibizionismo con l’innovazione moderna e i migliori ingredienti artigianali. Drink offre anche una raccolta selezionata di vini bianchi, rossi e spumanti e una selezione di vari stili di birra artigianale.L’interno di Drink riflette l’atmosfera industriale ruvida-elegante del quartiere di Fort Point e conserva la fantastica storia di questo edificio, una volta un magazzino della lana.

Nel più antico quartiere di Boston – il NORTH END – una volta era di casa la mafia italiana, proprio sull’Hanover Street, operativa durante il Proibizionismo con la figura di Joseph “J.L.” Lombardo, personaggio noto nel mondo sommerso della città.  Oggi nel seminterrato di una delle più note ed iconiche pasticcerie del quartiere, Modern Pastry Shop, c’é Modern Underground Bar and Grill. Turisti e locali spesso inavvertitamente vi passano oltre.  Hanno una linea di martini aromatizzati firmati, tra cui un classico espresso Martini, un allettante Cinnamon Toast Crunch Martini con un bordo di zucchero alla cannella e un cremoso menta pistacchio verde Martini.

La Stanza dei Sigari invece fu proprio uno speakeasy dove la gente del quartiere si trovava per bere durante il Proibizionismo. Oggi è uno degli ultimi cigar bar rimasti a Boston, ma attira anche i non fumatori nello spazio sotterraneo accessibile tramite una ripida scala. Per un’esperienza autentica senza pari a Boston, accomodatevi al bar in legno modellato o in una delle tante poltrone in pelle per gustare cocktail artigianali, come un Espresso Martini extra-alcolico o la M&M, una variante del Manhattan realizzata con uno sciroppo semplice a base di rosmarino-vaniglia-cannella.

Nel centro della città, in zona pedonale a DOWNTOWN CROSSING, Yvonne’s è nascosto all’interno di una scala buia. All’interno, troverete un club per il classico “supper”, deliziosamente scuro e raffinato con marmo e legno di mogano. La gemma nascosta presenta due bar e abbondanti dettagli della Gilded Age: i soffitti modellati e il bar in legno intagliato del 1886, conservati dal suo precedente inquilino, il famoso storico Locke-Ober. Il menu cocktail presenta proposte della vecchia scuola come il Ward 8, cocktail nato proprio qui, insieme a creazioni della casa, cocktail di grande formato e uno dei migliori Espresso Martini a Boston.  L’atmosfera è fondamentale: sedie di pelle di mucca e tavoli a lume di candela per  sentirsi perfettamente a proprio agio a bere alcuni dei cocktail firmati della casa.

Per Bogies Place invece ci si fa  strada attraverso il trambusto di Jm Curley e, dietro il sipario, si trova lo stesso spirito ribelle, ma con un tono raffinato. Si è trasportati in un’epoca passata con tovaglie bianche, sedute di pelle e servizio con caviale. Si ordina una bistecca e cocktail classici: un’esperienza con un tocco decisamente moderno. Come Humphrey Bogart ebbe a dire: “Il problema con il mondo, è che tutti sono rimasti un paio di drink indietro.”

Un tempo centro dell’industria conciaria di Boston, i magazzini in mattoni risalenti al 19° secolo del LEATHER DISTRICT direttamente a sud della South Station, ospitano uffici e appartamenti di lusso in un’area compatta tra il Financial District e Chinatown. Nella zona si trovano alcuni ristoranti, un apprezzato diner sempre aperto o ristoranti eleganti che propongono specialità internazionali. Qui Offsuit offre un’esperienza intima per sorseggiare cocktail in un vicolo del quartiere. Con un interno scuro, pareti rosse e arte eclettica, potrete godere di alcuni dei migliori cocktail artigianali. Senza prenotazioni, si consiglia di presentarsi presto da Offsuit per essere tra i fortunati a potervi accedere!

Il bar in voga nell’EAST BOSTON è Next Door, uno speakeasy & raw bar aperto a marzo 2022, nascosto accanto a Pazza on Porter. Una volta trovata la porta d’ingresso si accede in un luogo intimo, una lounge di soli 30 posti che serve cocktail scenografici e appetitosi spuntini di pesce. Next Door ha il suo codice d’abbigliamento: vietati pantaloncini casual, jeans strappati e costumi da bagno!  E’ un locale di lusso. Una volta all’interno del locale si respira aria del nuovo mondo con velluti blu, posateria d’argento e versioni jazz di canzoni pop. Raffaele Scalzi e Mivan Spencer sono gli iniziatori di questo bar, con forte esperienza nella ristorazione avendo aperto Pazza on Porter nel 2019. L’esperienza è unica poiché c’é tanta fantasia, a partire già dal solo capire come entrare nel luogo. C’è un cocktail che arriva in uno scrigno chiuso. Ci sono effetti speciali con bolle di fumo. Questo è un cocktail bar serio con vera cura dietro il menu:  questo è un cocktail bar con cibo, non un ristorante con cocktail.