La casa di Henry W.Longfellow

Henry Wadsworth Longfellow é una figura semplicemente monumentale nel panorama letterario americano del 1800. Fu un letterato statunitense, famoso per le sue liriche che servirono anche ad educare i lettori delle classi medie, senza intimidirli. Di estrazione aristocratica, parte di una elite americana, riusciva ciò nonostante a penetrare i cuori delle masse. Fu tra i primi traduttori nel mondo anglosassone di opere italiane e, più in generale, di lingue neolatine. A lui si deve la traduzione in inglese della Divina Commedia di Dante. Nel 1862, giovane trentenne con piglio cosmopolita ed  elegantemente vestito, nella piccola Cambridge cominciò a frequentare giovani della sua stessa classe e, nello sviluppo della sua carriera letteraria e, in qualità di professore di letteratura ad Harvard, insieme a John R. Lowell, Oliver W. Holmes e George W. Greene diede vita al cosiddetto Circolo Dante (Dante Society, una delle più famose associazioni dantiste fuori d’Italia) per promuovere negli Stati Uniti la diffusione della Divina Commedia. Longfellow rappresenta il vero New Englander che viaggiò ampiamente in Europa e conosceva una dozzina di lingue, professore ad Harvard, e il primo poeta professionista del paese.

Divenne un’icona vivente nello scenario di una giovane nazione che lo osannava in luoghi e feste pubbliche. Una presenza illuminante tale da guadagnarsi un’alta reputazione per i valori che rappresentava. Un uomo preso a modello sia come padre, sia come marito. Emblema di moralità ed anche di successo, poiché i suoi libri andavano a ruba e spesso veniva pubblicato in riviste e giornali. Paternalista, dolce, confortante. Certamente non un innovatore se paragonato ai suoi contemporanei, la Dickinson o Whitman! Longfellow non era un “noioso vittoriano”, piuttosto era uno scrittore altamente motivato che ha lavorato sodo per rendere la letteratura una professione e per guadagnare il suo status di primo poeta in America oltre che di maggior successo. Si dimostrò un abile gestore delle sue proprietà letterarie. Insistette sul fatto che i tascabili economici fossero prontamente disponibili e che le sue poesie fossero ampiamente riprodotte sui giornali e sui manifesti. La sua immagine è apparsa su scatole di sigari, etichette di bottiglie di birra, calamai, fermalibri, incisioni litografiche, persino porcellane. La sua casa a Cambridge divenne una calamita turistica; teneva a portata di mano una pila di carte autografate da distribuire alle centinaia che venivano a visitarlo.

La sua casa ove visse a Cambridge dal 1837 al 1882, é simbolo dell’autorevolezza e del prestigio. Si trova al civico 105 di Brattle Street. E’ gestitadal National Park Service: Longfellow House Washington’s Headquarter National Historic Site

Questa bella dimora vanta una lunga storia. Fu originariamente costruita nel 1759 da John Vassall, un ricco mercante e ardente lealista britannico, fuggito in Inghilterra con la sua famiglia nel 1774 alla vigilia della Rivoluzione Americana. Nel luglio 1775, George Washington la scelse quale quartier generale ufficiale in tempo di guerra.(Ironia della sorte!)

Andrew Craigie, il primo Apothecary General della nazione, acquistò poi la casa con sua moglie Elizabeth nel 1791. Le ristrutturazioni e le spese sontuose mandarono presto in bancarotta i Craigie che furono costretti ad assumere pensionanti. Uno dei quali fu appunto il giovane professore di Harvard e poeta Henry Wadsworth Longfellow, che si meravigliava con gli amici e i colleghi di vivere in stanze “che una volta erano le stanze di George Washington.”

la magione della famiglia Longfellow a cambridge – foto NPS

Nel luglio 1843, Longfellow sposa Fanny Appleton, il cui ricco padre, Nathan Appleton, prorpietario delle prime manifatture tessili a Lowell, dona la casa alla coppia come regalo di nozze. Per molti anni, la casa è stata un luogo di ritrovo per autori, artisti, e pensatori. Nathaniel Hawthorne e Ralph Waldo Emerson trascorsero molto tempo alla Longfellow House, così come Charles Dickens durante il suo primo viaggio negli Stati Uniti e nuovamente nel 1867, quando trascorse il Giorno del Ringraziamento con Longfellow, rinnovando un’amicizia ultra ventennale. Charles Sumner – avvocato, abolizionista e senatore –  fu un ospite frequente. Uno degli ultimi visitatori fu Oscar Wilde, che descrisse Longfellow come “lui stesso una bellissima poesia”. Dopo la morte di Longfellow avvenuta il 24 marzo 1882, all’età di 75 anni, decine di memoriali furono eretti in tutti gli Stati Uniti. Fu lanciata una campagna nazionale per finanziare una statua che sarebbe stata inaugurata a Washington. Henry Wadsworth Longfellow è sepolto al Mount Auburn Cemetery, Watertown a 16 km ad ovest a Boston.

la tomba al cimitero storico di mount auburn

I Longfellow avevano una venerazione per il passato. Avere oggetti e mobili antichi ha stimolato la loro consapevolezza del passato dell’America oltre ad associare la loro casa alla figura di George Washington e alla Rivoluzione Americana. La magione conserva la maggior parte dei suoi lampadari originali compresa una  plafoniera del 1852 a gas. La maggior parte delle camere conserva la carta da parati storica, risalente al 18°-20° secolo. Cinquanta ulteriori esempi di carta da parati sono stati scoperti in tutta la casa e permettono così lo studio della decorazione delle stanze dal 1790 al 1920. La casa vanta un’impressionante collezione d’archivio, composta da oltre 750.000 singoli oggetti che vanno dalle lettere di George Washington agli opuscoli sul teatro sovietico. Per non parlare poi di tutto l’abbigliamento della famiglia, perfettamente conservato. Si stimano oltre 400 pezzi, tra i quali preziose testimonianze dei tessili prodotti nei cotonifici di Lowell. Giochi, gioielli, bastoni da passeggio, cappelli, set da scrivania, utensili da cucina e da giardino, bauli da viaggio e via dicendo. La collezione d’argenteria comprende circa 150 pezzi che appartenevano alle famiglie Appleton e Longfellow, e risale dalla fine del 1780 alla fine del 1860. Nella collezione fanno parte servizi da caffè e tè, brocche, posate, e altri pezzi.

Tra gli oggetti appartenuti a Longfellow, i molteplici calamai con inchiostro. Il suo preferito era di porcellana francese, con una vite sul coperchio per sollevare o abbassare l’inchiostro. Henry Wadsworth Longfellow riempì la villa di oggetti che riflettevano il suo interesse per altre culture. Opere d’arte europee e asiatiche, mobili, oggetti decorativi e libri si trovano in tutta la casa. La casa di Longfellow era davvero una casa cosmopolita.

Se da un canto la Longfellow House é  uno straordinario pezzo di storia americana, è anche un bellissimo esempio di architettura del New England, con uno splendido giardino con una grande varietà di flora del New England. La dimora é composta da due piani e da un attico. Come scrisse una volta Longfellow, “Tutte le case in cui gli uomini hanno vissuto e sono morti sono case infestate…“. Se questo è vero, allora gli spiriti in questa casa sono spiriti che hanno modellato la storia americana.

Dopo la sua morte nel 1882, la famiglia mantenne la casa fino al 1913 per poi creare un fondo fiduciario per assicurarne la conservazione. Il National Park Service acquistò la proprietà nel 1972. Il giardino Colonial Revival – progettato dagli architetti paesaggisti Martha Brookes Hutcheson e Ellen Shipman tra il 1905 e il 1925 – è stato riportato alla sua apparenza originale. I figli di Longfellow fondarono un’associazione per preservare la vista dalla casa al fiume Charles, creando il Longfellow Park, primo parco progettato da Charles Eliot (1887) e successivamente migliorato dalla ditta Pray, Hubbard & White (1910).

Al piano inferiore la casa è più o meno com’era ai tempi di Longfellow e offre un eccezionale scorcio di vita intellettuale nel 19 º secolo. Possiamo anche immaginare i frequentatori del 18° secolo, che conferivano con il generale Washington nel suo ufficio. Lo studio dello scrittore conserva una fascino incredibile: sul suo scrittoio poggia una statuina di Goethe che Longfellow acquistò in Germania.

Le collezioni, i vasti archivi e i terreni storici rendono questa casa un archivio storico unico della storia americana, apprezzata da tutti coloro che amano la storia, l’architettura e la letteratura americana. Aperta da fine maggio a fine ottobre; giardini e parco con accesso gratuito e aperti al pubblico dall’alba al tramonto, ogni giorno.

Infine: se volete avere almeno un’idea di chi fosse Longfellow, poiché in Italia praticamente poco o nulla di lui é stato tradotto, leggete Il romanzo thriller di Mattew Pear edito da Rizzoli,  che tratta dell’esperienza del “Circolo Dante” fondato da Longfellow.