La casa natale di JFK

Nel suo saluto di commiato ai cittadini del Massachusetts prima della sua inaugurazione come 35° Presidente degli Stati Uniti, il neo eletto Presidente John F. Kennedy parlò del suo amore per il Massachusetts e per la sua gente verso la quale si sentiva profondamente debitore per la lunga amicizia e la fiducia. “And so it is that I carry with me from this state to that high and lonely office to which I now succeed more than fond memories of firm friendships”. Inevitabile incappare in Massachusetts in una molteplicità di luoghi che sono intrisi della sua memoria.

Il primo che suggeriamo di visitare senza ombra di dubbio nel quartiere di Brookline a Boston, è la sua casa natale. Il John F. Kennedy National Historic Site (83 Beals Street Brookline ) è una casa di tre pianie nove camere (c.1909) nella quale i genitori Joseph P. e Rose Fitzgerald Kennedy fissarono la prima dimora nel 1914, appena sposati. I Kennedy arredarono la casa con i regali del matrimonio, mobili moderni, inclusa una cucina innovativa con tanto di tostapane elettrico. In questa dimora nacquero tre dei primi quattro figli, incluso il secondogenito John F. Kennedy nel pomeriggio del 29 maggio 1917. A quei tempi i bambini nascevano in casa, giudicata molto più sana di un ospedale. La madre fu assistita dal Dr. Goode, un suo assistente ed un’infermiera. Il Dr. Goode aiutò a mettere al mondo tutti i nove figli Kennedy! Il valore intrinseco di questa dimora é il lavoro compiuto dalla madre Rose nel 1967, con il restauro dell’abitazione facendo fede ai suoi personali ricordi, poiché all’epoca non possedeva fotografie della casa. E’ stato un lavoro molto minuzioso che ha tenuto conto di molti dettagli. Si trova il letto nel quale nacque il presidente, la sua culla di vimini e il pianoforte al quale si esercitava. C’é un piccolo tavolino con due seggioline situato sotto la finestra del tinello, accanto al tavolo degli adulti, al quale consumava i pasti John con il fratellino maggiore. Certamente a detta della madre, era la stanza più importante di tutta la casa ove la cena veniva consumata andando oltre al valore del cibo. Era un momento di conversazione e dibattito ed espressione delle proprie idee.

 Impeccabile l’apparecchiatura e le suppellettili: sul tavolino si trova una ciotola d’argento con le iniziali  JFK incise. In questa casa JFK visse sei anni. La madre gestiva nel boudoir un piccolo scrittoio con uno schedario ove riportava ogni informazione su ogni singolo figlio. Fu molto influente nell’educazione dei figli e, molto probabilmente, il peso della madre e delle sorelle di casa Kennedy portò JFK Presidente a varare una legge per la parità del salario ed interrompere la discriminazione tra i generi. John fu di costituzione fragile e spesso si ammalava tanto da trascorrere molte giornate a letto nella sua cameretta, guardando le immagini di National Geographic o leggendo storie della Corte di Re Artù, la mitica Camelot.

Brookline é stato uno dei primi sobborghi di Boston. Conosciuto per la sua bellezza, benessere e per i residenti con aperte vedute, che hanno fatto resistenza all’annessione a Boston. Il desiderio di distanziarsi dall’immagine tradizionale degli immigranti irlandesi, spinse il padre di JFK ad acquistare questa casa su Beals Street. Nonostante la vicinanza alla grande città, il quartiere ove crebbe John fu relativamente tranquillo e pieno di spazio per giocare. Il servizio del  National Park Service che gestisce la casa é impeccabile e senza dubbio commovente per il rispetto che ancora trasuda in ogni passo della visita guidata. La voce di Rose Kennedy parla dal vivo grazie alla tecnologia di un ologramma e narra i giorni felici in questa casa, le abitudini della famiglia, il salotto ove trascorrevano le serate mentre lei suonava il piano e i bambini cantavano, la poltrona ove il padre Joseph – già direttore di banca a 25 anni! – leggeva il giornale. Alla fine del tour guidato dal ranger – che di norma dura 30 minuti – si accede nel seminterrato al bookshop e ad un filmato ove nuovamente appare la matriarca dei Kennedy.